
Il Comitato “MassAria Mattiello” nasce come comitato spontaneo nel 2013, per poi costituirsi formalmente nel 2022 in qualità di organizzazione non lucrativa di utilità sociale.
Lo scopo del comitato è di studiare e diffondere le tematiche e le problematiche dell’ambiente, difendere e preservare la sicurezza e la salute dei cittadini Pomiglianesi, in particolare quelli residenti presso la via Masseria Mattiello e zone limitrofe, nonché tutelare la qualità della vita dei cittadini, con particolare riferimento ai disagi ed ai danni derivanti dall’insediamento di fabbriche, industrie ed ogni altra attività produttiva nociva e/o insalubre in grado di limitare o attentare la salute dei residenti.
Per realizzare questi obiettivi il Comitato organizza attività, conferenze, manifestazioni, assemblee pubbliche, incontri, corsi e seminari informativi sostenendo le attività di studio, ricerca e formazione finalizzate alla difesa del territorio e alla tutela dell’ambiente.
Negli ultimi anni presso Masseria Mattiello, si è assistito ad un’industrializzazione nociva e fuori controllo, in particolare da quando è stata concesso il permesso ad operare ad un impianto metalmeccanico nel bel mezzo delle villette e palazzine storiche del rione sembra che un’altra “terra dei fuochi” ha preso posto, li dove c’erano giardini e frutteti.
Contestualmente alla nascita della fabbrica, nasce di fatto il comitato MassAria Mattiello che per conto del Presidente Antonio Mattiello e degli attivisti esasperati dai rumori dell’azienda e preoccupati dalle possibili emissioni di polveri, nonché dal terrore di perdere il patrimonio storico culturale dei suoi edifici, presenta un esposto agli enti preposti di intervenire.
La Masseria, in quanto agglomerato di dimore rurale, è una concreta testimonianza storica delle nostre radici contadine, una realtà temporalmente non troppo lontana da noi, che ancora ci appartiene e le cui tradizioni sono da conservare e da valorizzare.
Nonostante le molteplici manomissioni e alterazioni, Masseria Mattiello conserva ancora nell’attuale configurazione, alcuni suoi valori storico-architettonici e in qualche caso anche artistici, costituendo una componente fondamentale dell’articolato sistema morfologico e orografico dell’area napoletana.
Purtroppo, però, l’intero sistema delle masserie storiche pomiglianesi versa in uno stato di profondo degrado, le cui cause sono da ricercarsi nel progressivo abbandono dell’attività contadina e delle dimore rurali; e spesso sono state vittima di errori urbanistici ed ambientali commessi da amministrazioni passate, che hanno concesso permessi ed insediamenti ad aziende dal forte impatto ambientale, con produzioni insalubri, obbligando così alla convivenza due realtà, quella industriale e quella residenziale, purtroppo opposte ed incompatibili.
Il Comitato MassAria Mattiello con le attività che propone, intende restituire la dignità a questi luoghi risvegliando vecchie tradizioni, dando voce ai residenti, a cui viene negato il diritto di essere “Cittadini dalle tradizioni rurali”, restituendo i luoghi alla loro storia e sottraendoli al degrado degli sversamenti, mediante anche opere di sensibilizzazione alle nuove generazioni con progetti di educazione ambientale nelle scuole, passeggiate ecologiche con la comunità ecclesiastica territoriale e pregando nei luoghi delle ecomafie.
Oggi il Comitato MassAria Mattiello conta circa 300 iscritti ed è inserito in una rete fitta di associazioni e movimenti ambientalisti, con i quali collabora; persegue il suo scopo ispirandosi ai principi del Movimento Laudato Sì (Circolo di Pomigliano di Don Giuseppe Gambardella che, pioneristicamente, ha intuito che la tutela ambientale è un tema non più rinviabile).
Tutti gli attivisti del Comitato MassAria Mattiello credono fortemente che si possa riscattare la terra dei fuochi partendo da un ambientalismo di pertinenza, che non lasci spazio a generiche scusanti; scuotendo le coscienze sul tema dando nuova speranza di vivere in un contesto a misura d’uomo; tornando alle origini valorizzando e tutelando il patrimonio storico e scongiurando l’abbandono delle nostre terre agricole facendosi sentinelle della propria terra al fine di contrastare le ecomafie.
La sfida è ambiziosa, ma possibile da vincere, a tratti anche pericolosa, in quanto nel territorio locale e regionale, la coesistenza e la tolleranza di due anime, quella agricola (che ha tentato e tenta di resistere), e quella industriale (che prepotentemente ha preso il predominio), ha comportato un insanabile conflitto tra chi storicamente abita questi luoghi senza non voler rinunziare a viverci e valorizzarli, e gli insediamenti industriali, che si sono innestati come un virus al posto di giardini o frutteti, rompendo il silenzio e rendendo l’Aria irrespirabile.
P.s. Tutte le descrizioni e i principi storici e culturali su cui prende vita il “Comitato Massaria Mattiello”, le fotografie, ci sono stati forniti dal presidente dell’associazione Mattiello Antonio a cui va il nostro ringraziamento.