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“Promises” – La magia dei Cranberries dall’Agro Nolano

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Introduzione: The Cranberries

È indiscutibile che i Cranberries, insieme ai “conterranei” U2, rappresentino la band più iconica e amata mai partorita dalle verdi terre d’Irlanda. Guidata dalla carismatica e mai troppo compianta Dolores O’Riordan (scomparsa prematuramente il 15 gennaio del 2018), la band era completata dal chitarrista Noel Hogan (co-autore di gran parte dei brani), dal potente batterista Fergal Lawler e dal bassista Mike Hogan, fratello di Noel.
A comprovare la notorietà raggiunta dalla band, basti pensare che il loro brano di maggior successo, Zombie (scritto dalla O’Riordan in memoria di due ragazzi inglesi, vittime innocenti del sanguinoso conflitto nordirlandese) è uno dei soli 200 video (o giù di lì) ad aver superato il miliardo di visualizzazioni su Youtube. E se 200 vi sembra un numero elevato, soffermatevi un attimo a pensare al numero stratosferico di video presenti sulla piattaforma web!

Il video ufficiale di “Zombie”, il maggiore successo in assoluto dei The Cranberries

 

I grandi successi e le influenze

Zombie, tuttavia, non è l’unico brano di grande notorietà della band irlandese. Composizioni come Just My Imagination, Animal Instinct, Salvation, Dreams, Promises, Linger, Ode to My Family e molte altre rientrano, a pieno titolo, tra i brani che ognuno di noi ha ascoltato almeno una volta nella vita. Il loro sound coniuga motivi orecchiabili con sonorità a volte quasi celtiche (si vedano la amatissima Daffodil Lament o Electric Blue), altre prettamente rock (la stessa Zombie), altre ancora velatamente dark, con influenze di gruppi quali The Cure (ascoltate l’intro di I Still Do o il riff principale di All Over Now!) e Cocteau Twins (emblematica, un tal senso, Waltzing). Un mix unico e ben dosato che annovera senza alcun dubbio i Cranberries tra le band più originali di sempre.

 

Il video ufficiale di “Promises”, dalle spiccate atmosfere dark, altra hit planetaria del gruppo di Dolores O’ Riordan, brano che da’ il nome all’unica tribute-band campana dei The Cranberries.

 

I Promises

Nonostante quanto di cui sopra, ben poche sono le tribute-band ai Cranberries. L’unica campana viene dall’Agro Nolano: si tratta dei Promises. La band si forma nel 2017 dall’incontro tra il chitarrista/tastierista Giacomo Paone, il batterista Paolo Magliulo e il chitarrista Francesco Gammella. Ben presto, completano la line-up la vocalist Caterina Esposito e il bassista Salvatore Magri, poi sostituito (nel luglio del 2021) da Andrea Di Maio.

 

I Promises nel 2022, durante l’esecuzione di “Daffodil Lament”, brano dei The Cranberries dalle spiccate sonorità celtiche.

 

L’attività live

Già pochi mesi dopo la formazione della band, i Promises iniziano la loro attività live, che li porta ad esibizioni in quattro delle cinque province campane e anche fuori Regione (ad esempio, in provincia di Frosinone). Soltanto la pandemia arresta l’attività live dei Promises, che riprende nell’estate del 2021, fino ad oggi.

 

L’interpretazione dei Promises (nella prima formazione) di “Zombie” dei The Cranberries.


Il sound

I Promises si distinguono per il loro sound potente e per la grande energia che sprigionano durante le loro esibizioni live. Fermo restando la assoluta inimitabilità del timbro vocale unico della O’Riordan, la voce potente di Caterina Esposito ne fornisce una versione personale, ma decisamente credibile, basata su un’attento studio sia delle melodie vocali che dei testi, che ne rende riuscita l’interpretazione anche emotiva. La tecnica sopraffina di Giacomo Paone, prodotto di anni di studio al conservatorio, alla chitarra (e, occasionalmente, alle tastiere) è assolutamente centrale ed insostituibile nella definizione del sound dei Promises. Francesco Gammella si alterna con Paone negli assolo di chitarra più significativi, fornendo, al contempo un prezioso e preciso contributo alla chitarra ritmica. La potenza di Paolo Magliulo alla batteria costituisce un’eccellente riproposizione di quella di Fergal Lawler (del quale – curiosità – condivide lo stesso segno zodiacale, essendo entrambi dei Pesci), di cui Magliulo esegue con estrema fedeltà le linee ritmiche. Andrea Di Maio, infine, completa una solida sezione ritmica, personalizzando, senza mai stravolgerle, le partiture di basso di Mike Hogan. I suoni sono ricreati con cura e i cori e controcanti con voci maschili (Paolo Magliulo e Francesco Gammella) conferiscono al sound dei Promises quel tocco di originalità rispetto al sound classico dei Cranberries (almeno nelle versioni da studio dei brani, visto che anche i Cranberries, dal vivo, si avvalevano di cori maschili).

 

“Analyse” dei The Cranberries, eseguita dai Promises a Marigliano (NA) nel 2022.


In the end…

Vale, quindi, la pena dedicare una serata all’ascolto di questa band unica nel suo genere in Campania, magari degustando una buona birra rossa irlandese e lasciandosi trasportare nelle (e dalle) atmosfere uniche che soltanto la band di Dolores O’Riordan ha saputo creare e a cui i Promises dedicano il loro fedele e appassionato tributo.

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"Promises" - La magia dei Cranberries dall'Agro Nolano
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"Promises" - La magia dei Cranberries dall'Agro Nolano
Descrizione
Una breve ma esauriente "overview" dei Promises, unica band campana a The Cranberries, dagli inizi, nel 2017, ad oggi.
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