È il 30 aprile del 1994 ci sono le qualifiche del gp di San Marino, che si tengono al circuito di Imola.
Ayrton Senna ha già fatto il suo giro quando alla Villeneuve si alza una nuvola di fumo, il diretto interessato era Roland Ratzenberger, incidente che poi costò la vita al pilota tedesco.
Immagine iconica quella di Ayrton che guarda l’incidente del pilota della Simtek.
Nessuno poteva immaginare che il giorno dopo sarebbe successo anche a lui.
Si arriva alla gara, Ayrton domina la qualifica e si mette in pole position nonostante fosse scettico nel gareggiare per problemi sulla sicurezza dovuti agli incidenti di Barrichello e Ratzenberger dei due giorni prima, soprattutto contando che a quest’ultimo l’ incidente è stato vitale.
Al giro 7 Ayrton che è ancora al comando comunica al muretto di avvertire problemi alla vettura.
Ma alla curva del tamburello avviene l’ evento fatidico, Ayrton va lungo e impatta a 340km/h.
Viene subito portato in elicottero all’ospedale di Bologna ma non c’è niente da fare e alle 18 il cuore del 3 volte campione del mondo smette di battere.
Da 30 anni si ricorda Ayrton Senna per quello che è stato e per quello che poteva essere, già perché nel parco chiuso girava voce che aveva quasi firmato un contratto con la Ferrari per la stagione 1995.
Gli è stato dedicato un vero e proprio santuario nel parco del circuito di Imola(proprio nel retro della curva dell’impatto fatale), dove gente da tutto il mondo si reca lì per lasciare il proprio tributo al pilota Brasiliano.
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